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di Letizia Obertelli
KISS è un acronimo utilizzato in progettazione che sta per Keep it Simple, stupid, ovvero “rimani sul semplice, stupido”. Si pensa che “Keep it simple, stupid” sia stato coniato da Kelly Johnson, che era il capo ingegnere della Lockheed Skunk Works e che l’acronimo possa essere il primo principio di usabilità, ovvero una misura di quanto bene un utente specifico, in un contesto peculiare può utilizzare un prodotto o un design per raggiungere un determinato obiettivo in modo efficiente, efficace e soddisfacente. L’obiettivo dell’acronimo KISS è di arrivare a un risultato più semplice possibile.
Il kiss bridge realizzato dall’architetto Joaquin Alvado Banon nel 2012 situato in Spagna potrebbe avere un rimando all’acronimo KISS per il suo risultato efficace ed efficiente.
Il progetto è stato pensato per mettere in comunicazione due parti della città di Pilar de la Horandada, divise da un canale di acqua piovana. La connessione è un bacio, un morbido tocco di strutture. Le travi sono state strutturalmente progettate dall’architetto che si è basato sull’arte giapponese di piegare la carta chiamata “origami”, invece il resto della struttura è stata realizzata con il cemento bianco e calcestruzzo.
Le due parti del ponte sono geometricamente diverse tra loro a causa del canale artificiale di acqua piovana con un’inclinazione di 45°; la prima parte ha una grande trave a sbalzo, mentre la seconda ha una geometria a pianta a Y. Le due parti del ponte sono collegate tramite un’intelaiatura di travi in acciaio e di travi in acciaio spinate. Nell’insieme l’opera, dalla struttura all’illuminazione notturna, è realizzata tenendo conto dell’ambiente circostante.
L’architetto Joaquin Alvado Banon è stato in grado di progettare una struttura efficace ed efficiente perché è riuscito ad unire due parti della città divise da un canale con un ponte costruito con un design sintetico e d’impatto, volendo simboleggiare con l’unione delle due parti l’immagine di un bacio.
