a cura di Lucrezia Orlandi
È primavera, iniziano a tornare i colori, la voglia di fare, le passeggiate e le maglie scollate, che forse in realtà non se n’erano mai andate. Il verde salvia, di qualche capo primaverile che durante l’inverno era finito in fondo al nostro armadio ci incuriosisce, ci ricorda dell’articolo.. Articolo? Ma sì dai, la rubrica di armocromia del (fantastico) giornale scolastico! Come, ovviamente, tutti ricorderete, nella scorsa edizione abbiamo scoperto gli aspetti più formali riguardanti l’armocromia come materia, come disciplina.
Da questa volta possiamo partire con più grinta, il verde salvia sarà la star per il mese di marzo, colore molto in voga e piuttosto versatile, chi non ha mai adocchiato un maglioncino di quel verde polveroso, ricco di grigio: un po’alla Bella Hadid, ma una volta indossato nei camerini di pull&bear più che una top model sembrava una mummia? Questo perché non tutti siamo Summer cool, infatti questo colore non va per chi appartiene ad una stagione dalla palette calda, quindi primavera ed autunno, quanto più per qualcuno dai sottotono freddi, perciò inverno ed estate.

Il verde salvia è sicuramente un colore ormai integrato nel guardaroba di tanti di noi, fra tote bags, cardigan e jeans è piuttosto comune trovare qualcuno che lo indossi; infatti, è un colore che trasmette calma.
Ricorda una primavera in campagna, sotto ai salici e alle querce dai rami imperlati di gemme, fra fiori ed api che li impollinano, il verde salvia è il filo conduttore della stagione di transizione che è la primavera, la via di mezzo; è un colore pacato e docile, proprio come chi lo ama. Il suo aspetto nebbioso, quindi un po’offuscato, ci suggerisce una tendenza al segreto e all’internazionalizzazione dei sentimenti di coloro che si sentono particolarmente affini a questa nuance.

Il verde poi, in tante delle sue sfumature, simboleggia: speranza, crescita, freschezza, serenità, a volte anche invidia, in aggiunta è il colore della fortuna che in questo periodo non fa mai male, poi perché non abbinarlo ad un gioiello di giada? Pietra dalle numerose funzioni, tra cui equilibranti, appartenente al segno del Toro.

Se lo vogliamo associare ad una pianta invece, direi che il paragone è immediato: la salvia.
Oltre al colore, verde salvia e la salvia stessa condividono caratteristiche tipiche, come il gusto, non letteralmente nel caso del colore (se qualcuno decidesse di assaggiare vernice verde rinnego in partenza ogni colpa); il sapore aromatico ma non prepotente della salvia, il suo profumo fresco e un po’ nostalgico, antico potremmo dire, evoca un parallelismo con le sensazioni che la vista della tinta, scardinata dal soggetto ovvero la pianta, sollecita in noi.
In conclusione vi lascio una riflessione di Kandinsky, la dedico alla salvia e a chi si sente una sua fogliolina.
<<Il verde in assoluto è il colore più calmo che esista: esso non si muove in nessuna direzione e non ha alcuna nota di gioia, di tristezza, di passione, non desidera nulla, non aspira a nulla.
Questa costante assenza di movimento è una proprietà che ha un effetto benefico su persone stanche, ma dopo qualche tempo di riposo può venire facilmente a noia.>>
(Vasilij Kandinsky)