6 0
Read Time:3 Minute, 7 Second

di Camilla Colombetti

Se il cinema è l’arte di catturare il momento, allora “Moonlight” non si limita a questo: lo rende unico, reale, e accompagna lo spettatore in un percorso di formazione toccante e coinvolgente. Ricordiamo tutti il grande successo di “LalaLand”, ma gli Oscar del 2017 ci hanno regalato anche una gemma sottovalutata, che esplora in modo intimo lo spettro delle emozioni umane.  Il secondo lungometraggio del regista Barry Jenkins, con un budget particolarmente basso, “Moonlight” regala emozioni senza prezzo, aggiudicandosi tre Premi Oscar. Tratta dallo spettacolo teatrale “In Moonlight black boys look blue”, la pellicola racconta la storia di Chiron, un ragazzo afroamericano che cresce in un ambiente disfunzionale, a Miami, tra spaccio e prostituzione, senza una figura genitoriale stabile, discriminato e bullizzato dai suoi coetanei.

Il film si sviluppa in tre atti: “Little”, “Chiron” e “Black”, i soprannomi che vengono attribuiti al protagonista durante tre fasi della sua vita, dall’infanzia, passando per l’adolescenza e infine l’età adulta. Sono proprio questi soprannomi a definire Chiron, nonostante non sia lui a sceglierli, e a confonderlo riguardo sé stesso e i suoi valori. “A un certo punto dovrai decidere da solo chi vuoi diventare”.

Il suo viaggio inizia quando incontra Juan (Mahershala Ali, che grazie a questo ruolo ha vinto il premio Oscar come miglior attore non protagonista), uno spacciatore buono, che lo aiuta a scoprire sé stesso attraverso un rapporto paterno, ma allo stesso tempo ingiustamente controverso: è infatti Juan che contribuisce allo spaccio di sostanze nel quartiere, di cui è vittima anche la madre di Chiron. 

Un’altra figura fondamentale per il protagonista è Kevin, l’unico ragazzo a restare al suo fianco, che aiuterà il protagonista a conoscere nuovi lati di sé stesso ed esplorare la sua sessualità e intimità. Le loro storie si intrecciano creando un’unione profonda, ma che allo stesso tempo lascia l’amaro in bocca. È così che in questo film drammatico e di formazione, viene introdotta anche la tematica dell’amore, descritta in modo crudo, intenso e ingiusto.

Negli atti si alternano tre attori differenti, rappresentando al meglio quanto il vissuto del protagonista lo trasformi ogni volta in una persona apparentemente diversa. 

Fin dalle prime inquadrature, il regista trasporta lo spettatore in un mondo fatto di silenzi e sguardi, in cui il linguaggio visivo e i gesti sono i protagonisti. I dialoghi sono semplici, immersi in un’atmosfera delicata, quasi surreale, al punto da sembrare un ritratto perfetto della realtà. I colori accoglienti e le scene pittoriche riflettono perfettamente le dinamiche tra i personaggi, regalando un senso di malinconia e fragilità. La luce, l’oceano e la notte si legano indissolubilmente con i personaggi, diventando parte anch’essi del percorso narrativo. Guardando il film in lingua originale, l’esperienza sonora è particolarmente intensa, e dona un valore aggiunto alla trama, grazie anche alla bravura espressiva degli attori.

“Moonlight” è quindi un viaggio introspettivo alla ricerca della propria identità e posto nel mondo. La recitazione e la scrittura restituiscono un realismo toccante, sfiorando le corde emotive dello spettatore con premura e sensibilità. La storia sviluppata non è solo un racconto di crescita, ma di consapevolezza, scoperta della propria identità sessuale, di discriminazione, bullismo, introspezione, amore, accettazione, di situazioni difficili e disfunzionali.

Questa pellicola è una poesia sussurrata, che non si limita a raccontare una storia, ma la fa sentire sulla pelle. Il film ci interroga senza porci domande, ci commuove senza essere parte della trama, ci fa immedesimare nei personaggi, senza sapere chi realmente siamo, e ci sconvolge, senza mai essere effettivamente stato parte di noi.

“Moonlight”, proprio come le poesie migliori, accompagna per mano chi guarda, per poi lasciarlo sul finale con più domande che risposte. 

Voto: ⭐️⭐️⭐️⭐️ / ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️

Happy
Happy
100 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleepy
Sleepy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %

Average Rating

5 Star
0%
4 Star
0%
3 Star
0%
2 Star
0%
1 Star
0%

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *