A cura di Andrea Maddalena Micheli
Eccomi qua, seduta sotto il sole in un parco in Portogallo, a scrivere l’editoriale di Aprile per ETRA.
Chi l’avrebbe mai detto un anno fa che avrei scritto un editoriale per la rivista del Cassinari? E soprattutto, che lo avrei fatto dal Portogallo? Io no di certo.
Mi hanno detto che posso raccontare un po’ di me e dunque cosí faró, raccontando l’avventura più grande che abbia vissuto fino ad ora, e raccontandola un po’ anche a me… perché a volte mi sembra di vivere in un sogno, e mi dimentico che questa è la mia realtá.
Dunque, da settembre sto vivendo in Portogallo e frequentando una scuola di circo. La me di un anno fa non aveva idea che questo sarebbe stato il mio futuro… o forse, a questo punto dell’anno, stavo giusto prendendo in considerazione di forse, FORSE, provare a fare le audizioni per entrare nella scuola. Ma ero spaventatissima. Di trasferirmi, di essere lontana da casa, di abbandonare la routine del Cassinari che mi ha coccolata per cinque anni, di non conoscere nessuno, di non poter essere abbastanza brava nelle discipline del circo, di non parlare la lingua, di non farmi amici… tantissime paranoie che però, alla fine, non mi hanno impedito di affrontare il mio viaggio, per fortuna.
Ma, prima di un anno fa, non potevo immaginarlo, non sapevo che quello che avrei voluto fare era studiare ed allenarmi per diventare un’artista circense e, in realtà, non lo sapevo perché non ero a conoscenza del fatto che ce ne fosse la possibilità. Perché nessuno ti parla di questa possibilità… nessuno parla delle scuole di circo che esistono nel mondo, e penso a quante cose che potrebbero piacermi esistano nel mondo, e io devo ancora solamente scoprirle.
Beh, intanto, é da sei mesi che vivo in Portogallo, e in questi sei mesi ho scoperto cose nuove e imparato tanto, e sono così felice della mia scelta, di aver superato i momenti di paura e di aver preferito seguire la mia passione. Sento che non dovrei essere in nessun altro posto, se non qui.
Mi sono addentrata nel mondo che c’è fuori dall’Italia attraverso il circo, un mondo meraviglioso, fatto di tecnica e frustrazione, ma anche di creazione, di fiducia e supporto, di te stesso con il tuo corpo e con le altre persone. Il circo mi ha fatto capire quanto necessario e prezioso sia il mio corpo, perché è con lui che lavoro tutti i giorni.
Nel circo ci si supporta a vicenda, ognuno ti può aiutare in qualcosa, allenarsi insieme e scambiarsi consigli e trucchi è routine quotidiana, ed è ciò che lo rende ancora più bello. Io e i miei compagni di scuola condividiamo tante ore insieme, ognuno ha i suoi progressi e ci supportiamo a vicenda, fisicamente nei trick nuovi o pericolosi e moralmente nell’insuccesso e nel successo.
Nel circo non c’è una gara a chi ne sa di più, ma c’é il condividere ognuno quello che si conosce. Vorrei che il mondo in generale fosse un po’ più come il mondo del circo.
In questi mesi ho capito che si puó scoprire e conoscere tanto spostandosi dalle proprie comoditá e abitudini; Piacenza ti voglio bene, ma sono felice di vivere un po’ anche lontana da te.
Sto conoscendo persone che vengano da tante parti diverse del mondo, di età differenti e background molto diversi, che mi raccontano delle loro esperienze, e ognuno di questi racconti può insegnarti qualcosa.
Ed ora, se posso dare un consiglio non richiesto… so che a volte cambiare spaventa, e sembra difficile, ma tante volte la scelta che ci può rendere più felici e soddisfatti di noi stessi non è quella all’apparenza più comoda. Ascoltatevi, date spazio alle vostre passioni, siate curiosi, buttatevi e fate ciò che vi rende felici. Non c’è per forza il bisogno di cambiare Stato per scoprire cose nuove, però non restate fermi nello stesso punto troppo a lungo.
Maaaaa…
Tornando a parlare di scuole di circo, quella che sto frequentando io é l’INAC: Instituto Nacional de Artes do Circo che, appunto, si trova in Portogallo.
Esistono anche due scuole di circo in Italia, entrambe a Torino. Una di queste é Cirko Vertigo, ed è qui che mi collego all’argomento che accompagnerà il mese di aprile: GLI ANNI 2000.
É infatti proprio nel 2002 che nasce il progetto Cirko Vertigo, inizialmente come scuola di Nuovo Cirko, che promuove il primo corso di formazione professionale per Artista di circo contemporaneo, a Torino in via provvisoria e poi, dal 2005, nella sede di Grugliasco. Ad oggi, la fondazione Cirko Vertigo è un centro internazionale di creazione e produzione, polo di formazione professionale e, dal 2022, anche universitaria (Laurea triennale equipollente in Dams) nell’ambito delle arti circensi, e residenza per giovani artisti. Ha infatti ottenuto solo l’anno scorso il riconoscimento come primo corso di laurea triennale in Circo contemporaneo d’Italia. Dunque, la creazione di un corso universitario che offre una laurea agli studenti in Arte del circo contemporaneo è una grande svolta per il settore in Italia.
Dunque, anni 2000, una scuola di circo in Italia, ma anche tante altre cose, dal celeberrimo e drammatico attentato alle Torri Gemelle, al sollievo nel scoprire che il Millenium bug era solo una preoccupazione infondata, al cambio della moneta in euro, alle indimenticabili “Oops!… I Did It Again” della mitica Britney Spears e “It’s My Life” di Bon Jovi, per non parlare dell’iconica moda di questo decennio…
Vi lascio alla scoperta di tutto questo, buon Aprile a tuttə!!!
Andrea ❀
Ciao Andrea, sono così felice che TU sia felice!!!
Continua a esplorare il mondo e te stessa, il mondo è vostro.
Ti abbraccio forte
Anna (Cerati)