A cura della Redazione
Nella notte tra domenica 26 e lunedì 27 febbraio un enorme striscione è comparso sul muro della nostra scuola. Riportava “Senza cultura non c’è libertà, basta indottrinamento antifascista”.
Già alle ore otto di ieri mattina non era più intero: alcuni studenti hanno deciso di strapparlo, in disaccordo con la scritta.
Gli artefici di questo atto sono delle persone che appartengono al Blocco Studentesco, che si definiscono sul loro profilo Instagram come un movimento politico attivo a Piacenza dal 2016.
Negli ultimi anni, si sono fatti sentire tramite i social e i diversi punti di incontro, tra cui il bar La Scure, situato proprio nella nostra città.
Questa associazione non si limita a Piacenza, bensì copre l’intera penisola italica, partendo da Roma, dove il gruppo è ancora più attivo.
Il comunicato che spiega l’atto dell’affissione dello striscione, inviato via Telegram recita:
“BASTA INDOTTRINAMENTO ANTIFASCISTA.
A seguito della lettera firmata da 14 dirigenti scolastici piacentini in cui si esprime solidarietà alla preside fiorentina del PD, che ha insultato chi difende i confini e la patria tramite una circolare nella sua scuola, abbiamo affisso questi striscioni sulle tre scuole superiori dei dirigenti firmatari, il Liceo Gioia, il Cassinari e il Volta, per dare agli studenti dissidenti un segnale. Senza dibattito non c’è cultura, e senza cultura non c’è libertà!
Basta indottrinamento antifascista!”
L’atto commesso in questi giorni porta la comunità scolastica del Cassinari a riflettere sulla cultura antifascista, se essa sia giusta o sbagliata. Secondo voi l’affissione di questo striscione ha colpito così tanto gli studenti? Esiste una cultura antifascista all’interno del nostro istituto?
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Articolo sterile, mettere in dubbio se la cultura antifascista sia giusta o sbagliata è grave. Indica una non volontà di opporsi ad una ideologia politica che limita le libertà altrui. L’argomento in questione non può essere trattato con indifferenza o a titolo informativo.
Ciao Massimo, grazie per il commento.
Nell’articolo originale avevamo espresso la nostra opinione ma, essendo un giornale scolastico, stiamo seguendo linee che ci sono state fornite per poter pubblicare certi articoli e, tra queste, c’è appunto l’imparzialità politica. Noi non possiamo purtroppo schierarci e abbiamo quindi deciso di pubblicare un articolo oggettivo che descrivesse l’accaduto, nonostante pensiamo che anche da articoli precedenti si intuiscano i nostri ideali.
Ci dispiace di aver deluso le aspettative, ma purtroppo in questo caso non è stato possibile inserire la nostra opinione in merito.
Capisco l’imparzialità del giornalino, ma l’antifascismo è la base della nostra democrazia, non facciamoci babbiare da questi qua. Già solo la frase “indottrinamento dell’antifascismo” è assurda. La cultura antifascista deve essere parte di qualsiasi istituto, non ci dovremmo neanche porre la domanda.