A cura di Leonardo Gruppini
Sono il ritmo, la musicalità, la voglia di vivere a farci sentire sulla luna mantenendo però fermamente i piedi per terra. Allacciate le cinture, abbassate i finestrini e preparatevi a un eccitante viaggio: signore e signori, stiamo entrando negli anni dei pantaloni a zampa di elefante, delle acconciature che Versailles spostati e delle gonne sempre più corte. Gli anni dei grandi musical, della televisione a colori, e di John Travolta, che, tra i tanti, avvicina le donne agli schermi; donne che iniziano a contare sempre di più. Entriamo nel pieno negli anni ’70.
Abbiamo lasciato alle spalle le lotte del ’68, e, senza dimenticarcene, affrontiamo con timore gli oscuri “anni di piombo”. Tuttavia, come il Medioevo insegna, un periodo “buio” non lo è mai totalmente. Durante gli anni ’70 si sono formati gli organi che ancora oggi permettono agli studenti di essere rappresentati a scuola, e sono state raggiunte conquiste imprescindibili per la nostra democrazia quali divorzio e aborto. Sono gli anni della grande Italia, della grande Alitalia, che ci porta alla scoperta del mondo grazie all’entrata in servizio dei Jumbo Jet, le “regine dei cieli”. Sono gli anni del commercio mondiale. Era appena nata la Nutella, che assieme alla pasta Barilla, al Grana Padano, al Parmigiano Reggiano saranno pian piano destinati a raggiungere tutti gli angoli del mondo, rendendo il “Made in Italy” marchio sinonimo di prestigio, qualità e moda.
Decidendo di seguire la spensieratezza, la voglia di abolire i pregiudizi e l’irrefrenabile voglia di fare proclamata dai cantanti di quegli anni, dagli Abba a Raffaella Carrà, quest’anno mi sono dedicato totalmente a ciò che da sempre mi piace fare pensando al mio futuro, e progettando la mia vita lavorativa affiancandola alle mie passioni. Organizzare eventi, arredare, progettare; ma ancor più, creare emozioni… Così non sapendo dove sbattere la testa dopo il liceo artistico ho scelto il percorso con gli sbocchi più ampi ma che potesse comunque darmi una base specifica su un determinato argomento. E così, dopo un’estate di ricerche, sono finito a Brescia, all’Accademia di Belle Arti Santa Giulia a studiare Interior Design. L’opzione si è palesata tra i tavolini del bar del Guido (meta mistica di ogni studente del Cassinari) durante una mattina di fine settembre, quando la “The Years” (Prof Ianni, per i non amici) mi ha spiazzato con questa proposta. E così, pochi giorni dopo mi sono fiondato, accompagnato dalle mie veline, ho affrontato l’open day e il colloquio d’ammissione. Ho così iniziato con gioia un nuovo percorso, nonostante tutti i ripensamenti, so di aver intrapreso la preparazione giusta per ciò che ho sempre desiderato fare. La sensazione di star realizzando materialmente il mio futuro facendo ciò che amo è una grande soddisfazione. La prosecuzione dello studio in ambito artistico ha aumentato in me l’entusiasmo verso la percezione dell’importanza della cultura. Ho iniziato così a guardare con occhi diversi l’arte, non considerandola più solamente come materia scolastica e teorica, ma come fonte di orgoglio di crescita personale e collettiva. E’ una sensazione gratificante poter uscire per strada e fermarmi ad ammirare i palazzi, le piazze, le architetture sapendo di poter raccontare la storia di una città. Mi piace esaltarmi raccontando delle bellezze che rendono ai miei occhi il nostro Paese il più Bel Paese al mondo, e in secondo luogo, sapere di star facendo qualcosa per contribuire a renderlo, ancora una volta, tale.
Complimenti per l’articolo, in bocca al lupo per il tuo futuro.
Thank you for your sharing. I am worried that I lack creative ideas. It is your article that makes me full of hope. Thank you. But, I have a question, can you help me?