a cura di Leonardo Gruppini e Chiara Rossi
Passeggiando tra le sale della Biennale di Venezia siamo giunti in una stanza che a primo acchito ci ha confusi.
Entrando in questa sala ci si ritrova in una specie di labirinto fatto di terra, l’impressione è un po’ quello di soffocare, ma una volta iniziato a camminare tra questi blocchi la sensazione diventa piacevole; alle narici giunge il profumo di cannella, chiodi di garofano e quasi di paglia.
Nella prima ricetta abbiamo provato a riprodurre quest’opera sottoforma di dolce, cercando di mantenere la forma della struttura, quell’aroma e quei colori che ci hanno fatto sentire a casa anche in un luogo così lontano.
ingredienti ganache al cioccolato:
150 gr di cioccolato fondente
150 gr di panna liquida fresca da montare
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Procedimento:
Mettete la panna in un pentolino e scaldatela fino a bollore, una volta fatto ciò spostate il pentolino dal fuoco e unite il cioccolato tritato a pezzetti.
Mescolate con una frusta il composto facendo amalgamare il tutto e lasciatelo riposare fino a temperatura ambiente.
Per il “terriccio” :
100 gr di farina
40 gr di cacao amaro
40 gr di zucchero a velo
un pizzico di sale
60 gr di burro sciolto freddo
polvere di cannella a piacere
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Procedimento:
Versate in una ciotola la farina, il cacao, lo zucchero a velo, il sale e la cannella. Mescolate questi ingredienti senza far diventare marrone casa vostra e la vostra maglietta. Fondete il burro (se volete col nostro amato metodo a bagnomaria) e unitelo alle polveri. Mescolate per ottenere un composto granuloso ma fine. Mo’ rivestite una teglia di carta forno e versateci i grumi delicatamente, infornate a 180° per 10 minuti, ancora caldi (beh aspettate siano almeno tiepidi), rompete eventuali grumi per ottenere una polvere più vicina possibile a del terriccio.
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Per la torta tenerina:
200 gr di cioccolato fondente
100 gr di burro
80 gr di zucchero
60 gr di farina
4 uova a temperatura ambiente
un pizzico di sale
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Procedimento:
Per prima cosa tritate il cioccolato fondente con un coltello e unitelo al burro in una ciotola (bella grande così poi unite gli altri ingredienti direttamente lì) e fate sciogliere il tutto a bagno Giuseppe, mi raccomando a fuoco lento!!
Una volta unito il burro al cioccolato spostate la ciotola e lasciate intiepidire il composto (noi l’abbiamo messo in balcone per far prima).
Quando sarà freddo potrete unire i tuorli uno alla volta, metà dello zucchero a velo e il sale per poi mescolare con fruste elettriche (noi l’abbiamo fatto a mano, è fattibile, avrete solo un muscolo più grosso dell’altro dopo).
Se avrete un composto solido ma non troppo significa che avete svolto tutto alla perfezione, unite la farina setacciata (noi non l’abbiamo setacciata ovviamente) e mescolate.
In un’altra ciotola versate gli albumi e montateli con le fruste a velocità basso/media per iniziare, unite poi la parte di zucchero a velo rimasta e aumentate la velocità mano a mano che gli albumi si gonfiano: il risultato finale sarà “solido,” ma quanto gli albumi per le meringhe.
Beh arrivati qua unite gli albumi montati poco alla volta agli altri ingredienti con movimenti dal basso verso l’alto.
Ora potete rivestire la teglia di carta forno o usate lo spray staccante che è molto più comodo e versare il composto.
Prendendo dai lati la teglia sbattetela sul piano due o tre volte così che esca l’aria ed eviterete promontori indesiderati durante la cottura.
Ora dolci in forno!!
A 180 gradi per circa 15 minuti, poco più poco meno.
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assemblaggio:
Per questo passaggio avete tutto il diritto di sentirvi degli ingegneri (della playmobil però) prendete la torta e intagliatela seguendo il percorso dell’opera reale.
Finito l’intaglio potete prendere la ganache e ricoprire la torta, potete aiutarvi con la cazzuola per i dolci (noi la chiamiamo così) o più comunemente con una spatola.
In ultimo, ma non per importanza prendete la “terra” che avete sbriciolato precedentemente e ricoprite ogni lato e superficie del dolce.
Abbassando lo sguardo e sbirciando nei corridoi vi sembrerà di star ripercorrendo la sala visitata alla Biennale. Anche il profumo vi ricorderà quello della mostra.
Per accompagnare la torta:
Abbiamo ideato, ispirati al tema della Biennale, una bevanda che possa accompagnare la torta.
Lassi di mango, un cocktail analcolico a base di latte che vi farà sognare, per il suo gusto intenso e delicato, una meravigliosa vacanza in oriente.
Il lassi è una bevanda tipica indiana, altamente dissetante ed apprezzata per la qualità di reintegrare i sali minerali che, diciamocelo, sono molto utili per affrontare le calde giornate del subcontinente. Il lassi si realizza con una grande varietà di frutta, noi abbiamo scelto il mango, frutto indiano più antico, simbolo d’amore, fortuna e meditazione. Insomma, una botta di culo (speriamo non vi mandi al cesso letteralmente), che non ci sta mai male.
Per due cocktail:
2 manghi ben maturi
2 cucchiai di miele
300 ml di latte intero
300 ml di yogurt bianco intero
1 lime
4 cubetti di ghiaccio
Procedimento:
Sbucciate i manghi, tagliali a pezzettini e gettali nel recipiente del frullatore. Aggiungete il miele, fate partire “She wolf” di Shakira e azionte il frullatore.
Quando il composto sarà cremoso, aggiungete quindi il latte, lo yogurt e il ghiaccio. Frullate come se non ci fosse un domani. E ora diteci, rimebrate ancora l’articolo sui cocktail del mese scorso? Bene, iniziate allora a lavorar di fantasia.
Versate la bevanda in 2 bicchieri a vostra scelta e decorate con lime e polvere di cannella (o con quel che avete in casa che va bene comunque).
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