Knut Steen: quando il marmo diventa incorporeo

9 0
Read Time:1 Minute, 18 Second

di Veronica Bruni – Corrispondente dalla Norvegia

Da ormai quasi 4 mesi vivo a Sandefjord, nella regione del Vestfold in Norvegia, eppure nessuno mi aveva mai parlato di questo piccolo tesoro: il Midtåsen Skulpturpark.

I giardini della villa Midtåsen ospitano un piccolo museo contenente alcune opere marmoree di Knut Steen, sculture nato a Oslo nel 1924 e morto proprio qui a Sandefjord nel 2011, ma che negli anni ’70 visse a Pietrasanta, in Toscana. Tra le opere possiamo infatti riconoscere soggetti propri della nostra cultura come le tre grazie e la Vergine, senza contare che la maggior parte dei titoli sono appunto in italiano. 

L’allestimento e l’ubicazione si accostano perfettamente al linguaggio delle opere: le mura spoglie e le grandi vetrate che danno sul porto del paese, esaltano la semplicità e la leggerezza delle sculture. La peculiarità di Steen infatti, sta proprio nel saper dare a un materiale forte e pesante come il marmo, una delicatezza e una leggerezza ultraterrene e, se avrete la fortuna di visitare questo parco di sera, potrete vedere le opere prendere vita e vibrare in una luce calda che le rende di cera, come se si stessero sciogliendo lentamente.

Steen riesce a scolpire nel marmo bianco di Carrara il connubio perfetto tra i due Paesi, portando i temi e la compostezza dell’arte classica e rinascimentale, a quella dimensione trascendente e silenziosa che avvolge il Paese scandinavo. 

L’arte parla non solo degli artisti ma anche di ciò che li circonda e se vi volete accostare alla cultura norvegese, Midtåsen parla chiaro. 

Happy
Happy
20 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
80 %
Sleepy
Sleepy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %

Average Rating

5 Star
0%
4 Star
0%
3 Star
0%
2 Star
0%
1 Star
0%

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *