di Mariachiara Mozzi
L’opera The Kiss (2002) è una performance ideata dall’artista Tino Sehgal. Lo sguardo dello spettatore viene sorpreso dalla visione di ballerini che compiono movimenti lenti e sensuali, intenti a riprodurre i baci più celebri nel mondo della storia dell’arte. Ciò che l’artista vuole rappresentare non è solo un’esibizione dell’amore, ma una vera e propria coreografia artistica, che vede coinvolgere corpi intrecciati l’uno all’altro in forme ipnotiche e passionali. I danzatori cambiano continuamente posizione: ora sdraiati fianco a fianco, abbracciati, ora in ginocchio e si baciano, le braccia strette l’uno intorno all’altra, ora seduti, la donna parzialmente sulle ginocchia dell’uomo, il braccio cinto intorno al suo collo mentre tira il suo corpo verso di sé e la bacia.
Come scrisse Apuleio in Amore e Psiche: “Perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi la passione“. L’artista non si limita a rappresentare l’amore artificialmente, ma porta colui che guarda a percepire il tormento forte e incontrollabile che travolge i due amanti in un mare di sentimenti. È come se entrambi gli interpreti fossero la parte mancante dell’altro. Per realizzare questa performance, Sehgal si è ispirato a Rodin con la sua scultura Il Bacio, all’opera della serie Made in Heaven di Jeff Koons, la scultura Bacio di Brancusi e il capolavoro Amore e Psiche di Antonio Canova.
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Tino Sehgal è nato nel 1976 a Londra e cresciuto a Dusseldorf (Germania). Il suo percorso di studi si è sviluppato a Berlino nei settori dell’economia politica e della danza. Ha partecipato come ballerino nelle coreografie di Jerome Bel e Xavier Le Roy. Nel 1999 ha lavorato con Les Ballets in Belgio e ha ideato Twenty Minutes for the Twentieth Century, una serie di 55 minuti di movimenti eseguiti nudi in venti diversi stili di danza. Risulta essere una delle voci più importanti per l’arte contemporanea. Sehgal è stato nel 2005 il più giovane artista mai chiamato come rappresentante della Germania alla Biennale di Venezia. Le sue opere sono state esposte in alcune tra le più importanti sedi museali del mondo tra cui la Tate Modern e la Tate Britain di Londra; il Walker Art Center di Minneapolis e molti altri. Le opere di Tino Sehgal hanno fatto parte inoltre delle rassegne più prestigiose dell’arte di oggi.
Bellissimo articolo, hai un futuro da giornalista assicurato, si vede la stoffa, d’altronde dipende tutto dal DNA materno e per questo sei fortunata, un diamante grezzo che nel tempo svilupperà molti e molti carati…
Complimenti
Marco
Un servizio interessante per conoscere meglio un grande artista.Complimenti!!!
Bell’articolo!
👍
Bellissimo articolo di Mariachiara Mozzi che immerge nella travolgente opera di Tino Sehgal con stile personale e ricchezza di riferimenti puntuali alle fonti.
Articolo interessante,brava
bell’articolo, molto interessante anche osservare tutte le opere che hanno un significato in comune
Un articolo corto ma che incuriosisce il lettore. Non sapevo chi fosse questo artista, però leggendolo ho capito che è una persona interessante, poiché l’opera non si è limitato a rappresentare l’amore in se.
Un articolo che accomuna piú opere con lo stesso significato
Pensavo che ETRA sarebbe stato un comune giornalino della scuola con storie e descrizioni banali scritte male, ma è evidente che avevo torto. Non vedo l’ora di leggere di leggere più articoli 🙂